La civiltà rupestre e quella greca hanno caratterizzato, nei secoli, questa parte della regione. L'amenità dei luoghi, fertili e ricchi d'acqua, ha catturato fin dall'antichità l'attenzione di remoti colonizzatori: la naturale conformazione delle colline a monte, disposte ad anfiteatro al di sopra della fascia costiera, scavate da fenomeni carsici e ricche di grotte, ha reso appetibile questo suolo dalla preistoria in poi. Così, mentre nel resto della Puglia le popolazioni locali guerreggiavano ancora fra loro, Taranto e i territori vicini venivano “contaminati” dall'alto livello di cultura portato da un manipolo di coloni greci: così nacque la civiltà magnogreca, fiorente, molle e raffinata, che risplende nelle ceramiche e negli ori ellenistici del Museo archeologico nazionale del capoluogo di provincia.