Ostuni insieme a tante altre cittadine Pugliesi testimonia della bellezza e della ricchezza di una terra di origini antichissime caratterizzata dalla infinita varietà dei suoi paesaggi nonché da una profonda diversità di caratteri storici e culturali. Ancora oggi non a caso si parla delle “Puglie”, proprio ad indicare una regione multiforme e disomogenea sia dal punto di vista geografico e morfologico che storico e culturale. 
Rispetto alle altre sub-regioni della Puglia, intorno a cui si concentrano omogeneità paesaggistiche, storiche e culturali rilevanti, Ostuni si situa nell’area dell’ Alto Salento
Si tratta di un lembo di territorio che dalle ultime propaggini della Murgia meridionale si distende sino all’Adriatico e include oltre a Ostuni alcuni altri comuni, tutti grosso modo compresi tra le province di Bari e Brindisi.
Ostuni attraverso le sue mille suggestioni si propone al turista non per essere semplicemente consumata ma scoperta, vissuta, goduta e apprezzata in ogni suo aspetto.
Ostuni “La città Bianca”, “La Città presepe”. Ostuni “La Regina degli Ulivi”. Tante e diverse definizioni che nel tempo le sono state attribuite consegnando ai suoi abitanti e presentando ai turisti un’immagine di sè dai mille riflessi e ricca di sfaccettature.

Ostuni è una città di origini antichissime e, come dimostrano le opere e i reperti che ancora oggi si conservano, ha esercitato nella storia un ruolo molto importante. Il suo territorio è stato abitato sin da epoche antichissime, come dimostrano l’importante insediamento preistorico nei pressi della cripta di S. Maria d’Agnano, in cui sono stati rinvenuti i resti di una giovane donna del paleolitico, le numerose grotte in cui sono stati trovati reperti ceramici e ossei e gli insediamenti neolitici.
L’itinerario che va alla ricerca di frammenti di storia remota di Ostuni, si snoda tra mare e collina e scopre un imprevedibile giacimento di memorie, segni ed echi della sua storia secolare.

Il Territorio
Il territorio di Ostuni è situato ad est della provincia di Brindisi, si adagi su tre colli posti alle ultime propaggini delle Murge (colline dell’ Appennino meridionale) e si distende dolcemente su un terreno pianeggiante per dirigersi verso il litorale Adriatico, da cui dista solo 6 km. Il suo territorio perciò presenta una conformazione molto varia per l’esistenza di un’area costiera, di un’area pianeggiante e di una collinare. Questa diversità, oltre a definire ambienti con caratteristiche peculiari, anche dal punto di vista della flora e della fauna, comporta una leggera difformità climatica. L’azione dell’acqua piovana ha indotto inoltre sul territorio un intenso fenomeno carsico provocando così la formazione di dolinelamegravine, voragini e grotte. L’idrologia superficiale è quasi inesistente, mentre le acque si insinuano nel sottosuolo scavando cunicoli, erodendo pareti e circolando in direzione del mare.

La Città Bianca
Nella “città bianca” dalle caratteristiche abitazioni imbiancate a calce fino sui tetti, si respira un'aria di tranquillità.
Lungo le vie di Ostuni la vita si svolge in uno scenario assolutamente incantevole, per il candore, la pulizia, i profumi e i colori dei fiori sui muretti a sui davanzali. L'uso di imbiancare le case con lo sfavillante bianco della calce risale al XII secolo, quando durante la pestilenza, questo fu uno dei rimedi adottati per arginare il pericolo del contagio.
Oggi le abitazioni risaltano fin da lontano agli occhi del visitatore, intervallate dalle tinte di chiese, monumenti, edifici antichi, sui quali il tempo lascia la sua patina carica di storia.
Fiore all'occhiello della provincia brindisina affonda le sue radici in un passato molto remoto: gli insediamenti preistorici sono confermati dai ritrovamenti di selci e altri reperti archeologici, ai quali si aggiunge la presenza nel territorio di monumenti megalitici (specchie e dolmen).
Il nucleo primitivo di Ostuni, dal tipico intreccio labirintico di viuzze, è situato sulla parte più alta del colle: vi si possono ammirare alcuni resti delle mura di cinta, costruite nel lontano Medioevo, intorno al 1350.
Vi era anche un'altra struttura per la difesa non solo di Ostuni ma di tutti i paesi della costa; si trattava di una serie di torri poste a distanza regolare che, si trasmettevano segnali per dare l'allarme in caso di pericolo.
Nei pressi de palazzo comunale, in piazza Libertà, troviamo la Chiesa di San Francesco, edificata nel XIV secolo. Uscendo spicca nella piazza la colonna barocca dedicata a Sant'Oronzo
Alla piazza si affacciano anche il Palazzo del Municipio e la Chiesa dello Spirito Santo. La strada che si inoltra nel borgo antico, da piazza Libertà porta alla Cattedrale, splendido esempio di architettura gotica e romanica. Non lontano si trova l'ex Chiesa delle Monacelle dedicata a San Vito e oggi sede del Museo delle Civiltà Preclassiche e della Murgia meridionale. Il Museo conserva, tra vari importanti reperti archeologici, lo scheletro di Delia, scoperto nella grotta di Agnano. Risale a 25.000 anni fa e si tratta del primo scheletro di “madre” in cui è visibile la presenza di un feto. Tra le altre la Chiesa di San Giacomo in Compostella, la Chiesa del Carmine e la chiesa SS. Maria dell'Annunziata.
Il territorio di Ostuni è ricco di numerose mete di fedeli. Ai piedi della collina di San Biagio di trova la chiesa-santuario a lui dedicata. Il Santuario della Madonna della Nova sorge su una cripta basiliana situata dietro l'altare, all'interno di una grotta. Su una grotta sorge il Santuario di Sant'Oronzo. Costruito in stile romanico, con caratteristiche architettoniche arabo-bizantine, il Santuario della Grataè circondato dalla macchia mediterranea.

Il centro storico
Sul colle più alto di Ostuni, isolato dagli altri e unico per la sua forma conica, sorge il rione “Terra”, che rappresenta il nucleo antico dove gelosamente si custodiscono i tesori delle civiltà anticamente insediatesi in questi luoghi. Per il candore delle case tinteggiate di calce del suo centro storico, Ostuni si è conquistata l’epiteto di “Città Bianca”. Ancora oggi conserva intatta la struttura originaria che si offre come un labirinto di stradine anguste e tortuose, di arcate su scalinate per accedere alle abitazioni , di stretti passaggi, con un susseguirsi di piazzette e vicoli che un tempo facevano capo a cinque porte che si aprivano nella poderosa cinta muraria.
Il rione antico, assieme al centro storico abitato di Ostuni, domina tutto il paesaggio della piana degli ulivi secolari sino al mare e segna il limite tra questa e la zona collinare interna.I beni artistici e culturaliOstuni è stata eletta Città d’Arte per le sue bellezze storiche e artistiche oltre che paesaggistiche. Anche il borgo antico e il centro urbano sono ricchi di un patrimonio inestimabile di beni artistici e culturali: Piazza Libertà e il palazzo del comune, la Cattedrale, capolavoro di stile gotico-romanico, la colonna o guglia di S. Oronzo, le Chiese, i palazzi signorili, il Museo delle civiltà preclassiche delle Murge Meridionali. 

Le tradizioni, il folclore e gli eventi
Ostuni custodisce un ricco patrimonio di tradizioni popolari. Tra queste la festa di S. Oronzo, tre giornate di festeggiamenti in onore del Santo; l’evento più importante di questa ricorrenza è la Cavalcata, una singolare e suggestiva sfilata di cavalli che avanza per le vie della città a suon di grancasse, tamburi e pifferi.

Il paesaggio
Il paesaggio ostunese si rivela in tutta la sua bellezza a partire dalle ultime balze rocciose della Murgia, che definiscono la parte di territorio collinare chiamata “selva”, per poi proseguire attraverso la piana degli ulivi secolari, chiamata “marina”, e degradare dolcemente verso il mare, chiudendo in un abbraccio i bianchi borghi della città vecchia che si stagliano compatti sul colle più alto.
Anche l’organizzazione storico-insediativa e la struttura geomorfologia, costituiscono aspetti importanti che hanno contribuito a configurare il paesaggio ostunese, oltre ovviamente a rappresentare delle risorse preziose sotto il profilo turistico.
Il sistema insediativo risulta antichissimo poiché risale all’era neolitica e si presenta molto diversificato dal punto di vista tipologico: le masserie, le strutture di pietra, le torri costiere, gli insediamenti rupestri e i santuari.
Per quanto riguarda invece la struttura geo-morfologica un’importanza particolare assume il sistema delle lame. Non da ultimo il sistema delle aree naturali. Nel territorio di Ostuni ci sono 2 Siti di Interesse Comunitario, 4 Siti di Interesse Regionale, e, in un’area molto prossima una Riserva Naturale (Area marina protetta e riserva naturale di Torre Guaceto).

Oltre alle bellezze del centro abitato ricche di storia, la città può vantare uno splendido territorio, che passa, armoniosamente, dal verde delle campagne ai brillanti colori della costa.
Nelle marine di Ostuni il tipico fascino delle distese di sabbia dorata si alterna a cale e basse scogliere che disegnano pittorescamente i venti chilometri di costa.
Non è da meno l'agriturismo, incentivato grazie alla presenza di numerose masserie, che sin dai tempi dei Normanni hanno costituito veri centri agricoli, dove il lavoro della campagna era particolarmente ben organizzato. Ad Ostuni si contano più di 200 masserie, di solito costituite da un cortile intorno al quale sorgono i fabbricati destinati nei secoli scorsi a capannoni, magazzini e abitazione, anticamente spesso fortificate per difendersi dalle scorrerie dei pirati e poi dagli attacchi dei briganti.Il mareSi estende per 17 chilometri ed è caratterizzata dalla presenza di lunghe spiagge con dune coperte da macchia mediterranea che in un meraviglioso gioco di colori si alternano ad una serie di calette sabbiose e costa rocciosa.

Luoghi di interesse naturalistico
La CEE ha definito molte località dell'area mediterranea "siti di interesse comunitario" (SIC), per importanza ambientale. Nell'ambito della Regione Puglia, la parte maggiore interessa la provincia di Lecce con ben 32 SIC. Nelle province di Brindisi e Taranto si sono individuati 8 SIC per ciascuna. Tra questi La Riserva naturale statale Torre Guaceto
Una significativa varietà di ambiti diversificati si succedono in questo tratto costiero per alcune centinaia di metri verso l’entroterra. Al suo interno vi sono piccole zone umide che si formano durante e dopo le piogge e che scompaiono nei periodi più caldi, ed alcune risorgive di acqua dolce anche esse stagionali.I prodotti tipici localiLa gastronomia tipica del posto è una gastronomia sostanzialmente semplice che attinge dai prodotti del mare e della campagna e si pone in linea con le lontane tradizioni della cucina contadina. La cucina ostunese è imperniata soprattutto sui prodotti dell’agricoltura locale: il pregiato olio d’oliva, le fresche verdure e gli ortaggi, i saporiti formaggi preparati artigianalmente dai numerosi caseifici della zona. L’olio d’oliva è senz’altro il prodotto tipico per eccellenza dell’area e i motivi che ne esaltano la qualità vanno attribuiti alle varietà coltivate, al clima ideale e alla natura del terreno. Altre produzioni storiche sono rappresentate dal fico e dal mandorlo. I farinacei occupano un posto di primo piano sulla tavola a cominciare dal pane, cotto ancora nei forni a legna, e dai suoi derivati: la frisella e la pucciaLe orecchiette, che gli ostunesi chiamano “stacciodde”, rappresentano il prodotto tipico per eccellenza. Dagli allevamenti bovini, caprini e ovini si ottengono poi ottime carni, mentre il mare Adriatico, generoso di frutti di mare e di pesce azzurro rende la cucina di pesce ricca e variegata. Anche la pasticceria è molto apprezzata con le diverse produzioni dolciarie a base di miele, mandorle, ricotta e marmellate. I vini D.O.C. locali infine non sono da meno della bontà dei cibi.