La civiltà rupestre e quella greca hanno caratterizzato, nei secoli, questa parte della regione. L'amenità dei luoghi, fertili e ricchi d'acqua, ha catturato fin dall'antichità l'attenzione di remoti colonizzatori: la naturale conformazione delle colline a monte, disposte ad anfiteatro al di sopra della fascia costiera, scavate da fenomeni carsici e ricche di grotte, ha reso appetibile questo suolo dalla preistoria in poi. Così, mentre nel resto della Puglia le popolazioni locali guerreggiavano ancora fra loro, Taranto e i territori vicini venivano “contaminati” dall'alto livello di cultura portato da un manipolo di coloni greci: così nacque la civiltà magnogreca, fiorente, molle e raffinata, che risplende nelle ceramiche e negli ori ellenistici del Museo archeologico nazionale del capoluogo di provincia.
Il territorio
Tracce più rilevanti del passato sono invece rimaste nei villaggi ipogei sparsi nell'interno, lungo i solchi delle gravine scavate nelle rocce murgiane degli alvei di vetusti fiumi, ormai sotterranei. Le grotte e le laure portano ancora il segno dell'accoglienza che riservarono ai monaci basiliani venuti dall'Oriente fra il XI e l'XI secolo. Ecco allora fantastici scenari fra storia antica e verde, monumenti incredibili e spettacolari affreschi bizantini, immersi nella natura e da questa prepotentemente “attaccati”.
Nel settore artigianale spicca Grottaglie, per l'inconfondibile lavorazione della ceramica.

Le spiagge
Accanto al territorio aspro che caratterizza la parte più a nord della provincia e a quello noto come valle d'Itria, nell'ansa del golfo di Taranto il litorale è in molti punti ancora cristallino: un susseguirsi di spiagge dai fondali sabbiosi con acque ricche di pesce, costeggiate da pinete che nascondono villaggi residenziali e campeggi e interrotte da aree naturalisticamente protette (un tempo paludose) dove cordoni dunali solcati solcati da brevi fiumi ospitano fauna avicola di passo, torri costiere, masserie. Punto forte dell'economia di queste terre è l'agricoltura, fondata essenzialmente su viticoltura, ovicoltura e agrumeti nella piana di Massafra. Importante il settore zootecnico. Taranto perpetua la vocazione marinara.